Sconfitta una bella Italrugby
Una sconfitta che fa male. La migliore Italia del rugby vista dal 6 Nazioni 2013 si fa battere di un soffio, 18-20, a Genova da un'Argentina impostasi perchè segna due mete e riesce a gestire meglio l'impegno in questo test finalmente di alto livello. Ma l'Italia esce dal match di Genova a testa alta, dopo aver giocato con grande intensità e aver fornito al ct Brunel qualche certezza in più: di questi tempi non è poco. Il problema è che questo stop, dopo il successo di Ascoli su Samoa, è figlio non della superiorità dei Pumas ma degli errori degli azzurri. Dalla meta regalata a fine primo tempo da Gori, ai troppi errori palla in mano in attacco. E, come contro i samoani, l'Italrugby non riesce a costruire azioni pericolose ma almeno compie tanti passi in avanti con la difesa e in mischia. Bene Furno, Favaro, Morisi e Parisse, ma le loro prestazioni non sono bastate per aver ragione di un'avversaria, appunto l'Argentina, che gli azzurri soffrono da sempre. Nonostante l'anticipo dovuto all'allerta meteo a Marassi arrivano in dodicimila e fanno anche un notevole tifo. È un successo perchè viste le premesse e gli allarmismi dal punto di vista delle presenze poteva andare molto peggio. Protagonista della partita in chiave italiana è il maori neozelandese Kelly Haimona, convertitosi di recente alla causa azzurra in quanto equiparato. È lui a segnare cinque calci piazzati dando 15 punti all'Italia. Ma non è abbastanza per vincere, perchè i Pumas tirano fuori tutta la loro grinta tenendo botta e poi rimontando grazie alle mete di Amorosino (alla fine del premio tempo, per il 12-10 con cui si conclude la prima metà del match) e De la Fuente, ottenute nonostante l'aggressività degli azzurri. Emozionante l'ultima parte della sfida: al 72' c'è una bella azione dell'Italia cominciata da un ottimo spunto di Campagnaro che però frutta solo un piazzato, trasformato stavolta dall'oriundo Orquera per il 18-20. A quel punto l'Italia si rovescia nella metà campo avversaria ma ottiene solo, a 1' dalla fine, un drop calciato in modo affrettato da Orquera e finito 'largò. Così l'Italia perde in un modo che fa male ma si consola con la sua prova e ora attende il Sudafrica sabato 22 a Padova.