Velasco ed Egonu, pensiero olimpico
Mancano sei mesi esatti ai giorni in cui a Parigi si assegneranno le medaglie olimpiche del volley e Julio Velasco ha capito che non c’è molto tempo da perdere. Lui che la nazionale femminile deve ancora vederla all’opera tra le sue mani: accadrà a metà maggio, quando nella Nations League l’Italia dovrà cercare di non sbagliare nulla, per non rischiare di scivolare indietro nel ranking FIVB e perdere uno dei 4 slot che restano da assegnare per il torneo olimpico. Per arrivare preparato all’appuntamento, Velasco ha deciso di varare una sorta di “giro d’Italia” per imparare a conoscere meglio le “sue” giocatrici. E la prima tappa non avrebbe potuto essere più “simbolica”: Vero Volley, cioè Monza, la casa infrasettimanale dell’Allianz Milano.
Velasco all’Opiquad Arena ha incontrato soprattutto Paola Egonu, la giocatrice alla quale ha intenzione di affidare il ruolo di titolare in posto 2. Quella che, a scanso di equivoci, è la ragione per la quale è tornato a sedere sulla panchina della nazionale femminile, 25 anni dopo la prima volta. Non ci fossero state le frizioni con Mazzanti, difficilmente il presidente Manfredi avrebbe avallato il cambio della guardia.
Egonu, come Velasco ha già tenuto a precisare, rappresenterà la leader del gruppo verso Parigi 2024: il dualismo con Antropova verrà risolto a favore della giocatrice di Milano, ribaltando le gerarchie tecniche volute da Mazzanti la scorsa estate. E a corroborare la scelta c’è anche la presenza di Alessia Orro, compagna di squadra all’Allianz e deputata del ruolo di palleggiatrice titolare in azzurro.
L’intesa tra le due si va affinando partita dopo partita, anche quando le cose non vanno bene per il Vero Volley, come successo domenica scorsa a Conegliano (netto ko. per 3-0, con tanto di strigliata della presidentessa Alessandra Marzari negli spogliatoi del PalaVerde). Una diagonale Orro-Egonu rappresenta oggi una certezza, e difficilmente Velasco se ne priverà a cuor leggero. E il fatto che abbia voluto incontrare entrambe per prime nel suo tour in vista della prima tornata di convocazioni non sembra affatto una casualità.
Il commissario tecnico ha, però, voluto spiegare che cosa significhino per lui queste visite programmate nelle principali piazze italiane. “Sono impegnato in un giro per visionare tutte le ragazze che potrebbero far parte del gruppo della nazionale. Nella mia visita a Monza ho avuto modo anche di confrontarmi con Marco Gaspari, che avrei voluto con me nello staff per via della grande conoscenza che ha della pallavolo femminile, e ho avuto modo di scambiare impressioni con le giocatrici e assistere all’allenamento tecnico
È chiaro che in vista della stagione olimpica ci sono molte cose da fare: devo proseguire il mio tour, fare un sopralluogo a Parigi per prendere confidenza con le strutture, poi assistere anche alla final four di Coppa Italia a Trieste. In questa fase, con i miei collaboratori stiamo facendo un lavoro statistico per acquisire dati sia a livello italiano che internazionale, così da avere quante più informazioni possibili”.
Velasco, oltre a Egonu e Orro, ha parlato anche con Myriam Sylla, capitano dell’ultima nazionale di Mazzanti, altra giocatrice destinata a trovare posto nelle convocazioni estive. Il commissario tecnico proseguirà ora il suo tour nelle principali piazze italiane, a cominciare da Conegliano (dove la quota italiana è particolarmente presente nel ruolo delle centrali), Scandicci (dove gioca Antropova) e Novara, ma ci sarà spazio anche per altre visite.
Chissà se andrà a Busto Arsizio, la piazza lasciata a novembre dopo la chiamata alle armi del presidente Manfredi, da sempre mal disposto nei confronti del cosiddetto “doppio-incarico” (nonostante il parere favorevole della Lega Volley). Il secondo debutto di Velasco sulla panchina azzurra avverrà a metà maggio nella pool A di Nations League ad Antalya, in Turchia.