S.S. Lazio 119 anni
Centodiciannove anni filati di amore, passione. Con atleti ed atlete che aumentano, al pari delle discipline, quasi ottanta ormai, che pratichiamo. E poi quel filo diretto con la Storia, andando a braccetto, dal 1900 ad oggi. Il nido di Piazza della Libertà, l’incedere delle carrozze e degli zoccoli dei cavalli, il Tevere placido che scorreva: istantanee che filano dritte al cuore, retaggio di quel mitico giorno della fondazione.
La Lazio è Storia: dilatatasi con gli eventi che hanno caratterizzato il nostro Paese, da oltre un secolo. Le due Guerre, la nascita della Repubblica. Il boom economico degli anni Cinquanta: noi ci siamo sempre stati, emozionandoci per le gesta dei nostri 10 Campioni Olimpici, dalla lontana Berlino fino alla più vicina (temporalmente) Rio de Janeiro. In mezzo una collana di immagini, in bianco e nero e a colori. Perché la Lazio è stata, è e sarà una eccellenza dello sport italiano e un movimento culturale senza eguali. Capace anche, con la forza dei fatti e di un impegno costante, riconosciuto all’estero, di guidare il consesso delle altre Polisportive europee.
Festeggino gli appassionati biancocelesti con i capelli più bianchi. Impartiscano pillole di bella Lazialità ai nipoti: perché la Lazio è universo che volge al futuro, per numero di praticanti, iscritti, simpatizzanti. Un milione e mezzo di sostenitori che si radunano, con una immensa voglia di stare assieme e di palpitare per i nostri colori: dai clubs di Bruxelles a quelli di New York, ora Melbourne oppure Indonesia.
Non c’è zolla del mondo, ormai, in cui i seguaci di Bigiarelli non facciano capolino. Orgogliosi di esserci e di sventolare, anche a migliaia di chilometri, i nostri ideali.
La certezza che noi ci saremo sempre e saremo sempre di più. Un motivo di legittimo orgoglio per noi che viviamo ogni giorno la Lazio e le sue gesta, un incubo, o un grande fastidio (forse), per altri.
Non possiamo oggettivamente farci nulla: semplicemente perché possediamo un forziere opulento di Storia ed eredità, sportive e umane, che – dateci retta – non hanno paragoni…